Il viaggio della regina, Noël Coward (Elliot) 

viaggio_regina_cop_0.jpgPubblicato nel 1960, Il viaggio della regina è l’unico romanzo scritto dal drammaturgo inglese Noël Coward. Siamo nell’isola di Samolo, una remota e immaginaria colonia dell’Impero Britannico con la sua natura rigogliosa, le lunghe spiagge soleggiate e un ritmo di vita lento e rilassato. Miss Grizel Craigie trascorre le giornate tra bagni di sole, colazioni in veranda e bevute in giardino con gli amici. Ogni tanto i figli movimentano la vita combinando marachelle, oppure arrivano le lettere della madre che dall’Inghilterra la tiene aggiornata sugli scandali dell’alta società. Un pomeriggio Sandra, migliore amica di Grizel e moglie del governatore dell’isola, le confida una notizia strepitosa: la regina Elisabetta e il principe Filippo verranno in visita a Samolo in giugno. Per non creare scompiglio la notizia deve rimanere segreta. Di bocca in bocca, in poco tempo, il segreto circola tra tutti e l’isola entra in fibrillazione. Nel frattempo Grizel viene coinvolta nella pianificazione del grande giorno. I comitati nati per l’occasione tirano fuori solo idee folli e inattuabili, tipo complicate rappresentazioni sull’acqua e parate di difficile attuazione. Si rende necessario decidere per tempo la sistemazione dei tavoli per il ricevimento, gli ospiti che verranno presentati formalmente e quelli che non accederanno a questo onore ed evitare che inviti tanto importanti vengano smarriti dalle poste o che due invitate indossino lo stesso abito. Con l’avvicinarsi della visita reale e il caldo che si fa sempre più intenso, non c’è drink kala-kala che possa alleviare lo stress. Così, tra attacchi isterici, di snobismo, e manie di protagonismo, si crea un vero e proprio caos nella comunità. Nonostante la visita della coppia reale generi sicuramente tanti fastidi e guai, e non si sappia bene come andrà a finire, in qualche modo risveglia Grizel e tutta l’alta società dell’isola dalla noia di cui sono preda. Finalmente a Samolo sta per succedere qualcosa. 

 

La sovrana lettrice Bennet, Alan Bennett (Adelphi)

sovrana_lettrice_cop.jpgInseguendo i propri cani disobbedienti, la Regina Elisabetta II incappa nella piccola biblioteca circolante di Westminster. Visto il baccano causato dai cani, la Regina cerca di scusarsi con bibliotecario Hutchings e proprio lì conosce Norman, un ragazzo che lavora nelle cucine di palazzo ed è appassionato di libri. Più per un fatto di cortesia che per un autentico interesse personale, la Regina chiede in prestito un libro. Da quel momento diventa un’accanita lettrice, tanto da promuovere Norman a proprio assistente alla lettura. L’irruzione dei romanzi nella vita di sua Maestà cambierà totalmente gli equilibri di palazzo, i rapporti con il primo ministro e con le dame di compagnia, tutti decisamente ignoranti in fatto di letteratura, innescando una divertente serie di scene e dialoghi, che l’abilità letteraria di Bennett ci presenta a ritmo incalzante. Tra una risata e un’altra, il romanzo ci parla della metamorfosi psicologica che la lettura comporta: la Regina si rende conto della propria fragilità umana, visto che di fronte a una grande opera letteraria siamo tutti uguali a prescindere dal lignaggio. Oltre alla storia divertente e gustosa, La sovrana lettrice ha in sé anche il pregio di essere un libro che parla di altri libri, un mezzo per veicolare al lettore l’interesse per molti autori, quali Cecil Beaton, Ivy Compton-Burnett, Nancy Mitford, George Eliot, Henry James, Joe Randolph Ackerley, Edward Morgan Forster, Philip Larkin, Ted Hughes, Dylan Thomas, Ian McEwan, Vikram Seth, Jane Austen, Thomas Hardy, Anthony Trollope e altri ancora. Il divertimento accompagnerà il lettore a ogni pagina di questo breve romanzo, senza mancare di sorprenderlo con un bel colpo di scena finale.

 

Altri suggerimenti: narrativa

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Altri suggerimenti: biografie

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