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Dolores Redondo

Javier Cercas

 

Dolores Redondo

Nel panorama del noir la novela negra ha una sua peculiarità e offre al genere numerose chiavi di lettura. Frutto delle vicende politiche e culturali che hanno attraversato quel paese, il giallo di matrice spagnola attinge spesso dalle vicende storiche e dai rivolgimenti politici che hanno connotato la storia spagnola.
Un caso particolare è quello di Dolores Redondo, autrice basca nata nel 1969.
Meno nota del personaggio di Pedra Delicado della conterranea Gimenez Bartlett, l’Ispettrice Amaia Salazar, ha saputo catturare l’attenzione della critica internazionale del genere, con la sua Trilogia del Baztán, il cui primo libro Il guardiano invisibile (2015), è stato tradotto in oltre 15 lingue e portato sullo schermo dagli stessi produttori della serie Millennium di Stieg Larsson.
L’ambientazione e i luoghi delle vicende hanno come sfondo i boschi della Navarra e la Valle del fiume Baztán da cui prende il nome la trilogia, luogo in cui la protagonista è nata e che trae dalle leggende folcloriche di quella terra lo spunto per una ricostruzione poliziesca che è anche uno scavare nelle numerose tradizioni popolari legate all’inquisizione spagnola e alla caccia alle streghe, in un contesto sociale in cui il matriarcato e la figura femminile hanno una forte connotazione e un ruolo predominante. L’atmosfera che ne deriva oscilla tra il trhiller, l’horror e il fantasy.
Vincitrice del premio Bancarella nel 2018 con Tutto questo ti darò, DeA 2017, thriller ambientato in Galizia, l’autrice ha recentemente pubblicato un nuovo romanzo ancora una volta segnato dalla presenza di un omicida seriale di giovani donne.

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Javier Cercas

Giunto al successo con il cosiddetto romanzo non-fiction, lo spagnolo Javier Cercas, nato in Estremadura il 6 aprile 1962, approccia il giallo solo di recente. Scrittore di grande respiro, al centro della sua attenzione letteraria vi è la Spagna, analizzata tanto dal punto di vista storico che nella sua contemporaneità. Giunge al successo internazionale circa venti anni fa con Soldati di Salamina, romanzo sulla guerra civile spagnola, seguito da una produzione letteraria intensissima, con opere tra cui Anatomia di un istante e L'impostore, tutte orientate al filone storico-politico. Con la Trilogia di Terra Alta, Cercas cambia totalmente registro. Focalizza la sua attenzione al presente, e racconta la vicenda della sua Spagna, attraverso gli occhi di Melchor Marín, un poliziotto fuori dal comune, che affonda le sue radici nella violenta e cinica Barcellona dei bassifondi, proviene a sua volta dal mondo criminale e nasconde nel suo passato la macchia indelebile della morte violenta della madre Rosario, prostituta nei postriboli dei dintorni di Barcellona e l'assenza di un padre di cui non conosce il volto e la storia. Terra Alta, il primo giallo della trilogia, pubblicato in Italia dalla casa editrice Guanda, riceve il Premio Planeta 2019. La Trilogia di Melchor prosegue con Indipendenza (2021) e Il castello di Barbablù (2022), entrambi editi da Guanda edizioni.

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