La Giornata della Terra, nota nel mondo come EarthDay, è la più grande manifestazione ambientale del pianeta, coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo. 
Le Nazioni Unite celebrano l’EarthDay ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, il 22 aprile.
La sua istituzione si deve a John McConnell, attivista per la pace che riteneva  che gli uomini debbano preoccuparsi del pianeta e condividere le risorse in maniera equa. Nel 1969, durante la Conferenza dell’UNESCO, McConnell propose una giornata per celebrare la Terra e per promuovere la pace, attraverso la quale si potesse sensibilizzare gli uomini sulla necessità di preservare e rinnovare gli equilibri ecologici: la prima celebrazione della Giornata della Terra fu il 21 marzo 1970.

Come ogni anno, sono moltissime le iniziative in programma organizzate per l’Earth Day 2024 che avrà come tema: Pianeta vs Plastica. L’obiettivo principale è espresso con uno slogan molto chiaro “60×40”: raggiungere una riduzione del 60% della produzione di plastica entro il 2040. 

Informarsi è già un modo per dire no alla plastica ed è proprio per questo motivo che, per celebrare l’Earth Day 2024, vi vogliamo segnalare i libri più recenti sull'inquinamento causato dalla plastica e che potete trovare nelle Biblioteche Civiche.

L'emergenza plastica

plasticene.jpgPlasticene. L'epoca che riscrive la nostra storia sulla Terra, Nicola Nurra
Pensate a un acquario domestico ricco di decine di specie che avete curato per mesi. Poi un giorno iniziate a introdurre nell'acquario specie nuove, che si alimentano di quelle presenti e non hanno nessuno che le predi. In più manomettete la pompa dell'acqua, facendo calare il livello di ossigeno e modificando il pH. Infine decidete di riempire quell'acquario di sporcizie, buste e imballaggi, fino a quando dei pesci presenti all'inizio non saranno sopravvissuti che due o tre. Ecco, per quanto folle possa sembrare, questo è ciò che abbiamo fatto alla flora e alla fauna marina e terrestre nell'arco di poco più di un secolo. Eppure non è troppo tardi per rimediare. Nicola Nurra ci conduce nel Plasticene, questa nostra epoca: un momento storico senza precedenti, in cui un prodotto inesistente prima della sua creazione da parte dell'uomo - la plastica - si è imposto in pochissimo tempo come una tra le più pericolose minacce per la sopravvivenza di specie animali, piante ed ecosistemi. A partire dalle sue esperienze personali di biologo marino e dagli incontri fatti con scienziati che indagano lo scioglimento dei ghiacci polari e la diminuzione della corrente del Golfo, le isole di plastica galleggianti - cinquemila miliardi di pezzi per un totale di 260 000 tonnellate - e lo sbiancamento delle barriere coralline, Nurra ci introduce in modo chiaro e documentato ai preoccupanti scenari climatici di domani; a ciò che irrimediabilmente succederà se non interveniamo subito. Ma il suo è anche il racconto di chi a questo «irrimediabile» si oppone: di chi da anni fa informazione sul tema; di chi progetta sistemi di analisi della biosfera sempre più precisi; di chi lotta politicamente per intervenire sulle emissioni inquinanti; di chi, semplicemente, ha deciso che vuole ancora avere un futuro, una casa, una speranza. "Plasticene" è una narrazione scientifica allo stesso tempo inquietante e affascinante, in cui i dati si alternano all'osservazione diretta della trasformazione in atto nei nostri fiumi, laghi, mari e oceani. Un assordante campanello d'allarme cui però possiamo ancora dare risposta, riuscendo a salvare, insieme al pianeta, anche quella bizzarra specie di mammiferi bipedi e onnivori che lo abita da qualche centinaio di migliaia di anni.

in_alto_mare_paperelle.jpgIn alto mare : paperelle, ecologia, antropocene, Zagaria, Danilo
Il 10 gennaio 1992 la nave portacontainer Ever Laurel fu colpita da una tempesta mentre attraversava l'oceano Pacifico: inclinandosi su un fianco perse parte del carico, fra cui 7200 confezioni di Friendly Floatees, piccoli animaletti di plastica colorata venduti per fare compagnia ai bambini durante il bagnetto. Progettati per galleggiare, iniziarono a viaggiare per decine di migliaia di chilometri, venendo ritrovati in ogni angolo del globo. Nel rapporto fra uno dei maggiori scarti del genere umano, la plastica, e gli ecosistemi marini passerà molto del futuro dell'uomo: In alto mare è un percorso alla scoperta del mondo sottomarino componendo un caleidoscopico compendio di scienze e storie che, raccontando e documentando l'interconnessione tra ambienti e specie, aiuta a capire cosa significhi agire in modo sostenibile. Il libro è accompagnato da una bibliografia di saggi e romanzi e documentari dedicati al mare, ai suoi abitanti e ai problemi ecologici del nostro presente. Libro finalista al Premio Letterario Galileo 2023

isola_che_c_e.jpgL'isola che c'è. Il nuovo continente di plastica e rifiuti
l Pacific Trash Vortex (o Great Pacific Garbage Patch) è una enorme isola di immondizia che si è formata nell'Oceano Pacifico seguendo i flussi delle correnti oceaniche. Le conseguenze delle azioni umane interferiscono sempre più con gli ecosistemi. Il volume, L'isola che c'è approfondisce in modo scientifico ma divulgativo le criticità dei fenomeni connessi all'attuale situazione ambientale: le attività produttive e commerciali, l'inquinamento, il consumo delle risorse naturali, la perdita di biodiversità, le ripercussioni nella catena alimentare e sulla nostra salute. La conoscenza della fragilità del nostro habitat è un primo passo, un atto d'amore verso il nostro pianeta.

 

isola_che_non_ce_cop.jpgL'isola che non c'è. La plastica negli oceani fra mito e realtà, Eleonora Polo
Le isole di plastica sono cinque, undici o una sola molto grande? Ci possiamo camminare sopra? Perché non si vedono con Google Earth? È vero che nel 2050 in mare ci sarà più plastica che pesci? Un libro per rispondere a queste e a tante altre domande. Non mancheranno le sorprese. Tutti ne parlano, ma non sono sulle cartine geografiche. Eppure nessuno dubita della loro esistenza, anche se circolano idee fantasiose sul loro aspetto. Sono le isole di plastica degli oceani. E c'è un mistero da risolvere: se ogni secondo finiscono in mare 300 kg di plastica, perché non aumenta allo stesso modo la quantità di plastica in superficie? Dove va a finire tutto il resto? Lo mangiano i pesci? Si disintegra in frammenti così piccoli che non riusciamo più a vederli? Questa zuppa di plastica è ovunque, e dal mare al nostro piatto il percorso è veramente breve.

 

 

I gesti che fanno la differenza

casa_sostenibile_cop.jpgLa casa sostenibile. Consigli, suggerimenti ed esempi pratici per adottare uno stile di vita eco-friendly, Christine Liu
La casa sostenibile è una guida pratica per imparare a condurre uno stile di vita eco-friendly. Un tour attraverso le stanze della casa – soggiorno, cucina, camera da letto e bagni – con trucchi, consigli e 18 progetti spiegati nel dettaglio, pensati per vivere con un minore impatto sull'ambiente. Che si tratti di consumare meno plastica, di riutilizzare gli scarti in cucina, di coltivare un orto, di prodursi il dentifricio, della conversione a fonti di energia rinnovabili, di allestire un armadio minimal, del recupero di vecchi mobili, ci sono molti modi, piccoli e grandi, per fare la differenza, per la nostra felicità e per il pianeta. Stanza per stanza, La casa sostenibile spiega quali siano le criticità del nostro stile di vita domestico e soprattutto suggerisce come combatterle, riducendo gli sprechi, rinunciando al superfluo e valutando in anticipo l’impatto di ogni nostro consumo e comportamento. Terminata la panoramica sulle abitudini domestiche, La casa sostenibile si conclude con una rapida carrellata di eco-suggerimenti anche per la vita fuori casa: da come rendere il posto di lavoro più sano e sostenibile a come organizzarsi per mangiare in giro senza pesare sull’ambiente alle piccole accortezze quotidiane che una dopo l’altra possono fare la differenza.

in_cucina_senza_plastica.jpgIn cucina senza plastica. Piccoli gesti per grandi cambiamenti, Carla Barzanò
Un manuale che affronta in modo chiaro e completo la necessità di ridurre il consumo di plastica legato al cibo: come fare dalla spesa alla tavola.
Quali sono i dati allarmanti rispetto alla produzione di plastica e a quella che finisce nell'ambiente? Quanta plastica potremmo risparmiare in cucina? Come possiamo riciclare in casa ed evitare il monouso?
Attraverso buone pratiche e semplici gesti individuali possiamo proteggere la nostra salute e garantire un futuro migliore al pianeta. I numeri della plastica sono preoccupanti e nonostante questo la sua produzione, soprattutto per contenitori usa e getta, è ancora in aumento: largo allora alla spesa nei negozi leggeri, a pasti e feste plastic free, a tanti suggerimenti per poter conservare al meglio i cibi senza abusare di un prodotto che ha invaso le nostre viste, le nostra case e le nostre cucine.

 

plastica_nel_piatto.jpgLa plastica nel piatto. Quando e come siamo diventati plasticofagi, Silvio Greco
«Non solo la disperdiamo nell'ambiente ma la mangiamo, la beviamo, la respiriamo. La plastica si insedia nei tessuti umani e nel sangue. Il problema ci tocca troppo da vicino per continuare a ignorarlo.»
La plastica ha praticamente invaso la nostra vita quotidiana: nel bene, a supporto di ogni nostra attività, e nel male, quando diventa rifiuto altamente inquinante. Ma soprattutto quando si frammenta in micro e nanoplastiche che entrano nella catena alimentare. Oggi non possiamo fare a meno di questi materiali, che trovano applicazioni in tutti i settori: i computer, gli hard disk portatili, i cd e quasi tutti gli oggetti di uso domestico sono costituiti da polimeri sintetici, e sono prodotti plastici sofisticati le anche protesiche, le articolazioni del ginocchio, gli stent cardiaci... Il risvolto della medaglia è che con i milioni di tonnellate di plastiche che scarichiamo ogni anno nei mari non solo abbiamo distrutto gli habitat marini trasformandoli in discariche, ma ci stiamo esponendo all'assunzione attraverso il pesce di frammenti e di altri elementi nocivi per la salute, con i danni tutti da indagare da parte della ricerca medica. Tuttavia le strade della sostenibilità ci sono e sono percorribili. In questo libro Silvio Greco offre molti spunti di riflessione su una criticità che abbiamo il dovere di affrontare con comportamenti diversi, sia come individui sia come istituzioni, se vogliamo migliorare la qualità della nostra vita.

vivere_senza_plastica.jpgVivere senza plastica. Una guida per cambiare il mondo, una bottiglia alla volta, Will McCallum
Circa 12,7 milioni di tonnellate di plastica stanno invadendo l'oceano ogni anno, uccidendo oltre un milione di uccelli e 100.000 mammiferi marini. Entro il 2050 potrebbe esserci più plastica nell'oceano che pesci, in termini di peso. Questo tipo di inquinamento è il flagello ambientale della nostra epoca, ma come si può modificare questa situazione?
«McCallum ha scritto una guida piena di consigli pratici. Per iniziare: dispenser ricaricabili potrebbero sostituire bottiglie di shampoo, creme, balsami. Difficile? Almeno si torni al sapone solido» - Cristina Mochi, Il Venerdì
Questa guida accessibile a tutti, scritta dall'attivista in prima linea nel movimento anti-plastica, analizza il problema con esempi concreti raccolti in giro per il mondo e fornisce i consigli adatti per realizzare piccoli cambiamenti che fanno una grande differenza, dall'acquisto di stoviglie riutilizzabili alla pulizia del parco o della spiaggia vicino a casa. La plastica non si elimina senza combattere. Abbiamo bisogno di un movimento composto da miliardi di gesti individuali, che unisca persone provenienti da tutti gli ambienti e da tutte le culture. Questo libro vuole essere una "chiamata alle armi" per unire le forze in tutto il mondo e porre fine alla nostra dipendenza dalla plastica. #BreakFreeFromPlastic.

bye_bye_plastica.jpgBye bye plastica. Come ridurre l'inquinamento in un giorno,  Marine Conservation Society, a cura di Luca Bonaccorsi, Clare Fischer, Richard Harrington
Le conseguenze dell'inquinamento da plastica sulla vita nei mari sono disastrose. Non passa giorno senza che i giornali rivelino nuove prove scientifiche sull'avvelenamento che flagella i nostri mari. Ma non si tratta soltanto dei rifiuti o dell'impatto che questi hanno sulla natura. Nei pesci, oggi, vengono trovati sempre più spesso, e in quantità sempre maggiori, frammenti di plastica. Dobbiamo ancora capire quali effetti avranno sulla nostra salute, ma non sembra una prospettiva troppo incoraggiante. Per ridurre la quantità di spazzatura nei nostri mari dobbiamo rivedere, in maniera accurata e severa, il modo in cui tutti abbiamo scelto di vivere. Attraverso il racconto di una giornata qualsiasi della nostra vita - dal momento in cui ci svegliamo fino a quando ci prepariamo per andare a letto - questo libro ci insegnerà a scegliere con attenzione i prodotti da bagno, evitare i cibi venduti in confezioni di plastica, chiedere un drink senza cannuccia, comprare vestiti in cotone o in lana, riflettere sull'uso che facciamo degli oggetti di plastica in tutte le situazioni, dal lavoro al tempo libero. Qui troveremo i consigli giusti per riciclare, riutilizzare, eliminare la plastica non necessaria ogni volta che se ne presenterà l'occasione. Ma soprattutto ci renderemo conto come una minima correzione nel nostro stile di vita possa portare a un grande cambiamento per il futuro del pianeta. La transizione da una società usa e getta a un'economia circolare richiede una trasformazione radicale nel modo in cui produciamo e consumiamo. Ma come disse una volta un filosofo cinese, anche un viaggio lungo mille miglia comincia con un semplice passo.

futuro_materiale.jpgFuturo materiale. Elettronica da mangiare, plastica biodegradabile, l'energia dove meno te l'aspetti, Luca Beverina
Possono essere toccati e guardati, ascoltati, annusati e, perché no, gustati: i materiali sono l'orizzonte della nostra esperienza fisica. Da quelli consolidati, come l'acciaio e la plastica, ma anche il cioccolato, a quelli futuribili, come i tessuti elettrocromici, i nanomateriali, il grafene, tutti necessitano di materie prime ed energia per la loro produzione. Per troppi decenni il nostro modello economico si è basato unicamente sul bilanciamento di costo e prestazioni, senza considerare che le risorse di cui disponiamo sono limitate e in progressiva diminuzione. Se il futuro materiale non dovrà consumare ma prendere in prestito, quali possono essere allora le istruzioni d'uso per uno sviluppo sostenibile?

 

 

spam_stop_plastica_a_mare.jpgSPAM. Stop plastica a mare. 30 piccoli gesti per salvare il mondo dalla plastica, Filippo Solibello 
Trenta giorni, trenta post-it. Mettiamo in fila quei piccoli gesti quotidiani che possono cambiare il futuro del nostro pianeta.
Ma voi lo sapevate che il mare è pieno di rifiuti di plastica? Vi avevano mai detto che di questo passo nel 2050 il peso della plastica negli oceani sarà pari al peso di tutti i pesci? Io, onestamente, ne sapevo poco. Poi ho ricevuto una telefonata, ed è cambiato tutto.È stata un fulmine a ciel sereno, quella telefonata. Un improbabile Cavalluccio Parlante mi ha chiesto di aiutarlo a ripulire il mare dalla plastica. E da quando c'è la plastica in mare? Ma poi, cosa posso fare io, umile conduttore radiofonico, per giunta abitante a Milano? Beh, in realtà molto più di quanto pensassi. Da quando ho accettato la sfida, ho conosciuto ricercatori, politici e attivisti di tutto il mondo che si stanno mobilitando per combattere questa emergenza e grazie a loro ho scoperto un sacco di cose. Prima di tutto che l'Italia, con i suoi acquari, le sue aziende e le sue leggi, su questo tema è all'avanguardia. Che esistono avventurieri, canzoni, opere d'arte e iniziative di ogni genere legate alla plastica. Che ci sono moltissime aziende, grandi e piccole, che stanno facendo la loro parte per rendere più sostenibile il consumo di plastica. E che ognuno di noi, se vuole, può fare la differenza. Se volete saperne di più, vi invito a seguirmi in questo folle viaggio. Trenta giorni, trenta post-it. Mettiamo in fila quei piccoli gesti quotidiani che possono cambiare il futuro del nostro pianeta.

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La giornata della terra in ebook 

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EarthDay. Planet vs Plastics -Libri per bambini e ragazzi 

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