La Giornata della Terra, nota nel mondo come EarthDay, è la più grande manifestazione ambientale del pianeta, coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo. 
Le Nazioni Unite celebrano l’EarthDay ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, il 22 aprile.
La sua istituzione si deve a John McConnell, attivista per la pace che riteneva  che gli uomini debbano preoccuparsi del pianeta e condividere le risorse in maniera equa. Nel 1969, durante la Conferenza dell’UNESCO, McConnell propose una giornata per celebrare la Terra e per promuovere la pace, attraverso la quale si potesse sensibilizzare gli uomini sulla necessità di preservare e rinnovare gli equilibri ecologici: la prima celebrazione della Giornata della Terra fu il 21 marzo 1970.

In Italia sono moltissime le iniziative in programma organizzate per celebrare questa importante giornata; fisici, climatologi, astronomi, geologi, biologi, naturalisti, zoologi parleranno dello stato di salute del pianeta, alternati a esploratori, artisti, avventurieri che nella Natura e nei temi dell’ambiente trovano ispirazione e stimoli per vere e proprie imprese.

I temi del 2023 sono: rispetto dell'ambiente, sostenibilità, cambiamenti climatici, ma soprattutto i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. 
 

 

 

obiettivi_sviluppo_sostenibile.jpg
 

Scegli l'obiettivo e vai al libro

obiettivo_1_poverta.jpgobiettivo_2_fame.jpgobiettivo_3_salute_.jpgobiettivo_4_istruzione.jpgobiettivo_5_parita_genere.jpgobiettivo_6_acqua_pulita_0.jpgobiettivo_7_energia_pulita.jpgobiettivo_8_lavoro_dignitoso.jpgobiettivo_9_imprese.jpgobiettivo_10_disuguaglianza.jpgobiettivo_11_citta.jpgobiettivo_12_consumo_e_produzione.jpgobiettivo_13_cambiamento_climatico.jpgobiettivo_14_vita_sottacqua_0.jpgobiettivo_15_vita_sulla_terra.jpgobiettivo_16_pace_giustizia_e_istituzioni_solide_0.jpgobiettivo_17_patnership_per_gli_obiettivi.jpg

 

Obiettivo 1: Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo
 

danni_collaterali.jpgDanni collaterali. Diseguaglianze sociali nell'età globale, Zygmunt Bauman 
Il termine "danni collaterali" appartiene al linguaggio militare per indicare le conseguenze indesiderate delle operazioni belliche che comportano costi altissimi in termini umani. Non sono però prerogativa esclusiva della guerra: i danni collaterali rappresentano uno degli aspetti più diretti e sconcertanti dell'ineguaglianza sociale che caratterizza la nostra epoca. Perché ad essere intrinsecamente votati ai danni collaterali sono i poveri, per sempre segnati dal duplice marchio dell'irrilevanza e dell'indegnità. Causare danni collaterali è più facile nei quartieri loschi e tra le strade più malfamate delle città che nelle tranquille zone residenziali abitate da uomini potenti e altolocati. Tra l'occupare il gradino più basso della scala della disuguaglianza e il ritrovarsi "vittima collaterale" di un'azione umana o di un disastro naturale esiste lo stesso rapporto che intercorre tra i poli opposti delle calamite, che tendono a gravitare l'uno verso l'altro.

Torna in alto

Obiettivo 2: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile

 

fame.jpgLa fame, Martín Caparrós 
«Conosciamo la fame, siamo abituati alla fame: abbiamo fame due, tre volte al giorno. Nelle nostre vite non esiste niente che sia piú frequente, piú costante, piú presente della fame – e, al tempo stesso, per la maggior parte di noi, niente che sia piú lontano dalla fame vera». Per comprenderla, per raccontarla, Martín Caparrós ha viaggiato attraverso l’India, il Bangladesh, il Niger, il Kenya, il Sudan, il Madagascar, l’Argentina, gli Stati Uniti, la Spagna. Lí ha incontrato persone che, per diverse ragioni – siccità, povertà estrema, guerre, emarginazione – soffrono la fame. La fame è fatto delle loro storie, e delle storie di coloro che lavorano in condizioni molto precarie per mitigarla e di coloro che vi speculano sopra, affamando tanta gente. La fame intende, soprattutto, svelare i meccanismi che fanno sí che quasi un miliardo di persone non mangino quanto è necessario. Un prodotto ineludibile dell’ordine mondiale? Il frutto della pigrizia e dell’arretratezza? Un affare di pochi? Un problema in via di soluzione? Il fallimento di una civiltà?

Torna in alto

Obiettivo 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età

 

medicina_che_penalizza_le_donne.jpgUna medicina che penalizza le donne. Le prove di una scomoda verità e alcune proposte di soluzione, Silvio Garattini, Rita Banzi, l'Istituto Mario Negri e altri esperti
Alla nostra conoscenza, ormai approfondita, delle differenze tra organismo e fisiologia maschili e femminili, non corrisponde un'adeguata attenzione da parte della ricerca medica e farmacologica. Esse dovrebbero mettere in campo strategie nuove perché le donne ricevano adeguata attenzione e adeguate cure. Insomma: i protocolli di cura e la produzione dei farmaci sono tutti orientati alla miglior prevenzione e terapia possibile... per i maschi. La nostra è una medicina che discrimina l'universo femminile, con conseguenze anche gravi sulla protezione del benessere e della salute delle donne. In questo libro, Silvio Garattini e una ricca squadra di esperti illuminano questo problema, spiegano quali sono i pericolosi limiti di una "medicina al maschile" e offrono piste di soluzione per un'ingiustizia che è ormai diventata una sfida, scientifica, culturale e politica.

Torna in alto

Obiettivo 4: Fornire un'educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti 

 

scuola_bloccata.jpg

La scuola bloccata, Andrea Gavosto
Oggi in Italia uno studente su due non raggiunge un livello adeguato di competenze al termine degli studi. Il sistema scolastico continua a essere solcato da profonde disuguaglianze territoriali, sociali e di genere. La scuola richiede cambiamenti sostanziali su ciò che si insegna, su come si insegna e su chi lo insegna. Perché è così difficile innovarla?

 

Torna in alto

Obiettivo 5: Raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze

 

fare_la_differenza.jpgFare la differenza. Educazione di genere dalla prima infanzia all'età adulta, Rossella Ghigi 

In una scuola dell’infanzia vengono proposte bambole ai bambini e camion giocattolo alle bambine. In una primaria si parla di famiglie con due papà e due mamme. In una secondaria si realizza un documentario sulle persone transgender: esperienze educative sul tema del genere si stanno moltiplicando nel nostro paese, alimentando accesi dibattiti tra insegnanti, educatori, genitori e amministratori pubblici, oltre che sulla stampa. Ma cosa si intende esattamente per educazione di genere? Quali sono le ragioni dei sostenitori e quelle degli oppositori? È davvero una novità? Una cosa è certa: disfare la disuguaglianza significa davvero fare la differenza.
 

Torna in alto

Obiettivo 6: Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarie

 

acqua_intelligenete.jpgL'acqua intelligente. Una gestione sostenibile ed economica è possibile, Laura Bettini 
In una smart city, anche l'acqua ha diritto di cittadinanza. Così come l'energia e i trasporti, l'acqua può beneficiare di nuove tecnologie e innovazioni che consentono di razionalizzarne l'uso, il riuso e la gestione nelle nostre città, sempre più spesso allagate per colpa dei cambiamenti climatici, certo, ma anche di un'urbanizzazione sconsiderata e miope. È ora infatti di smettere di credere alle favole: l'acqua è un bene limitato di cui l'umanità sta assurdamente abusando. Preleviamo con poco criterio, perdiamo lungo la via, usiamo, sprechiamo e sporchiamo a piacere per poi gettare a mare, inquinando a cuor leggero. L'Italia, purtroppo, con tutti i suoi cervelli e le sue competenze tecnologiche, nella pratica della gestione delle acque brilla poco ma può migliorare perché anche da noi ci sono già belle esperienze di alto livello di cui fare tesoro. E se contemporaneamente noi, come cittadini, impareremo a distinguere problemi reali da allarmismi e consiglieri da venditori, avremo già compiuto metà dell'opera.

Torna in alto

Obiettivo 7: Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni
 

energie_rinnovabili.jpgLe energie rinnovabili nella climatizzazione, Enrico Casali 
L'uso dell'energia nella nostra società è un bisogno ineluttabile e che non si può ragionevolmente pensare di poter ridurre. Quello che si può fare è, però, sostituire l'energia fossile (gas, gasolio, carbone) utilizzata per il riscaldamento e il condizionamento degli edifici, che in Italia comporta circa il 40% dell'intera spesa energetica del Paese, con le energie rinnovabili, oggi disponibili sotto svariate forme, energie che possono essere vantaggiosamente utilizzate grazie al progresso tecnologico delle apparecchiature termiche e frigorifere sviluppate negli ultimi anni. La conoscenza di queste energie "verdi" e delle apparecchiature che le utilizzano per la produzione di energia termica e frigorifera è assolutamente vitale per ridurre progressivamente la dipendenza dall'energia fossile ed innescare una virtuosa virata verso le energie rinnovabili. In questo volume vengono elencate le varie forme di energie rinnovabili, gli obblighi di legge ad oggi attivi per il loro utilizzo negli impianti di climatizzazione e una guida alle tecnologie disponibili sul mercato per il loro proficuo utilizzo.

Torna in alto 

Obiettivo 8: Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti 

 

noi_schiavisti.jpgNoi schiavisti. Come siamo diventati complici dello sfruttamento di massa, Valentina Furlanetto
L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Soprattutto sul lavoro dei para-schiavi, uomini e donne senza diritti che mandano avanti gran parte della nostra economia. Un libro inchiesta durissimo, che farà molto discutere.Gli spaccapietre cinesi, i braccianti macedoni, le badanti ucraine, i rider africani, i bengalesi nei cantieri navali, gli allevatori sikh.  Da una parte la necessità delle aziende di competere a livello globale sui mercati, dall'altra la rivoluzione digitale, da un'altra ancora la possibilità di usufruire di servizi e merci a prezzi bassi ci portano a nuove forme di schiavismo, più sottili, più opache, talvolta legalizzate. Attraverso le storie e le testimonianze di questi lavoratori emerge un paese che utilizza gli schiavi perché servono a tutti: ai padroni, ma anche ai consumatori che vogliono spendere meno, a chi si oppone agli sbarchi ? ma poi assume manovalanza in nero ?, a chi sostiene idee progressiste ? ma poi usufruisce di prodotti sottocosto grazie alla manodopera sottopagata. Nessuno può chiamarsi fuori: né la politica, né i grandi sindacati, né le istituzioni, né i cittadini consumatori, né le aziende. Neppure i migranti che spesso, una volta capito come funziona, diventano loro stessi sfruttatori dei propri connazionali. Siamo tutti ingranaggi di questo meccanismo che sembra stare bene a tutti, ma mette tutti in pericolo. 

Torna in alto

Obiettivo 9: Costruire un'infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
 

Scoperta. Come la ricerca scientifica può aiutare a cambiare l'Italia, Roberto Defez scoperta_come_la_ricerca.jpg

Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 Giancarlo Dosi.Sezione E - Scienze giuridiche, economiche e socialiLa ricerca scientifica non è un lusso culturale, ma la più concreta opzione per dare un futuro al paese e alle nuove generazioni, e per far tornare una parte del fiume di giovani che abbiamo formato in Italia e che possono lavorare solo all'estero. Genera occupazione qualificata, sviluppo imprenditoriale, innovazione di prodotto, ma serve anche alla sicurezza nazionale, alla tutela del territorio e dei beni culturali. Intorno si fanno strada l'antiscienza e la nostalgia di un passato durissimo che in gran parte ignoriamo. Paghiamo il mancato rinnovamento vendendo le nostre aziende storiche. Eravamo i proprietari di piccoli ristoranti, poi ne siamo diventati i cuochi e ora semplici camerieri. Il metodo scientifico è il modo per risalire la china, per modernizzare il paese, per compiere scelte non ideologiche in tutti i campi. Per premiare il merito e non il clan, per liberare energie e guidare il nostro futuro.

Torna in alto

Obiettivo 10: Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le Nazioni
 

ingiustizia_globale.jpgIngiustizia globale : migrazioni, disuguaglianze e il futuro della classe media, Branko Milanovic 
"Il libro che avete tra le mani è il frutto del pensiero del più grande economista al lavoro oggi sulla disuguaglianza globale: Branko Milanovic. E leggere di disuguaglianza globale, come dice lui stesso, equivale a leggere la stessa storia economica del mondo. In questo libro l'autore traccia i grandi cambiamenti della condizione umana - l'epocale passaggio delle persone dai campi alle fabbriche, e dalle fabbriche agli uffici; e poi le guerre, le rivoluzioni, le pestilenze; le campagne politiche a sostegno dell'educazione di massa e per garantire le prestazioni sociali a tutti. Secondo Milanovic, osservare il mondo in termini di vincitori e vinti significa assumere una prospettiva tridimensionale, e non più a due dimensioni, sul genere umano. Milanovic è anche implacabilmente, irresistibilmente fuori dagli schemi: per esempio, avevate mai pensato all'Islam come a una forma di capitalismo? Quanto si è arricchita oggi la plutocrazia globale? La sempre maggiore disuguaglianza è un prezzo accettabile per una crescita più rapida? Chi combatte le nostre guerre, chi ne paga il prezzo, e chi ne trae maggior beneficio? Il lavoro femminile ha aumentato davvero l'uguaglianza? Perché il welfare negli stati europei è più sviluppato che in America? Possiamo combattere la crisi migratoria superando la logica binaria di cittadini e non-cittadini? E cosa ha da dirci un elefante sui grandi vincitori e i grandi sconfitti della nostra epoca, la più globalizzata della storia? Le risposte sono in questo libro, profondo e immediato. Nessuno al mondo ha mai espresso un pensiero così completo sulla disuguaglianza, sulle sue cause e sulle sue conseguenze." (Leif Wenar, King's College London)

Torna in alto

Obiettivo 11: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili

citta_da_babilonia.jpg
La città. Da Babilonia alla smart city, Cesare de Seta 
"La città non è solo pietra e marmo, ma forma una comunità. Sarà in grado di affrontare le sfide della società globale?"Oggi oltre metà della popolazione mondiale vive in una città, e si stima che nel 2050 questa percentuale salirà ai tre quarti. Le città esistono da migliaia di anni - da quando gli uomini hanno cominciato a vi- vere insieme in un luogo, lo hanno racchiuso tra mura e arricchito con monumenti e edifici pubblici - ma il significato del termine è profondamente mutato nel corso dei secoli. Basta pensare anche solo agli ultimi decenni, in cui il nostro modo di abitare, di spostarci e di entrare in relazione con lo spazio e gli altri è cambiato in modo radicale. Dagli antichi insediamenti della mezzaluna fertile, passando per i comuni italiani del Medioevo, la Firenze di Leon Battista Alberti e la Londra di Dickens, Cesare de Seta conduce il lettore in un viaggio affascinante, in cui racconta lo sviluppo nei secoli del concetto di “città”, e come esso sia costituito da un intreccio indissolubile di geografia, storia, economia e cultura, in cui giocano un ruolo determinante le aspirazioni e i timori di coloro che ci vivono. Per finire con uno sguardo alle nuove realtà dei grandi centri con decine di milioni di abitanti e delle smart city, le città intelligenti, in cui le nuove tecnologie avranno un ruolo fondamentale, ma che pongono interrogativi inquietanti sull’uso degli spazi e sulle relazioni sociali.

Torna in alto

Obiettivo 12: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo

imperfetto_sostenibile.jpg

Imperfetto sostenibile. Gesti quotidiani per una sostenibilità alla portata di tutti, Carotilla  
Camilla Mendini è la voce italiana della sostenibilità; con il nome d'arte Carotilla è un punto di riferimento per migliaia di persone che, come lei, hanno a cuore l'ambiente e il futuro del nostro pianeta. Oggi tutti sappiamo che i nostri comportamenti quotidiani hanno un impatto sul mondo che ci ospita. Quando scegliamo cosa mangiare, come vestirci, come occuparci della casa e come muoverci stiamo lasciando un'impronta: Camilla ci aiuta a fare in modo che sia un'impronta leggera e in armonia con la natura. In questo volume, tutto illustrato e ricchissimo di consigli pratici, troviamo i comportamenti virtuosi, gli stratagemmi quotidiani e le informazioni essenziali per prendere le decisioni giuste e scegliere un'esistenza a impatto zero. Scopriamo che rendere più sostenibile il nostro abbigliamento non è soltanto facile ma anche stimolante, che esiste tutto un mondo di cosmetici green di grandissima qualità, che quando si tratta di alimentazione e spesa a volte basta un po' di creatività (e con le 15 ricette antispreco possiamo iniziare a metterci in gioco!), che per pulire casa non servono mille prodotti diversi ma pochissimi e non inquinanti, e infine che quello dei piccoli è un universo a sé pieno di possibilità per vivere in armonia con la natura e divertirsi. La cosa più importante, però, è fare un passo per volta, senza fretta, senza sensi di colpa e seguendo le proprie inclinazioni personali, perché, ci ricorda l'autrice: «diventare perfettamente sostenibili, per quanto in teoria sia l'ideale, non è ciò a cui dobbiamo puntare: un esercito di imperfetti sostenibili è più forte di un gruppo ristretto di persone che sono sostenibili in tutto e per tutto».

Torna in alto

Obiettivo 13: Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico

climate_book_cop.jpgThe climate book, Greta Thunberg 
I discorsi di Greta Thunberg hanno scosso il mondo. Con "The Climate Book", ha creato uno strumento essenziale per chiunque voglia contribuire a salvarlo. Sembra un'impresa impossibile: garantire un futuro sicuro alla vita sulla Terra, su una scala e a una velocità mai viste al mondo, al cospetto di forze enormi e potenti: non solo i magnati del petrolio e i governi, ma il sistema climatico stesso che cambia. Le probabilità giocano a nostro sfavore e non abbiamo più tempo. Ma non deve andare per forza così. In tutto il mondo, geofisici e matematici, oceanografi e meteorologi, ingegneri, economisti, psicologi e filosofi hanno usato le loro competenze per sviluppare una comprensione profonda delle crisi con cui siamo chiamati a misurarci. Greta Thunberg ha curato "The Climate Book" in collaborazione con oltre 100 di questi esperti in modo da fornire a tutti noi quel sapere. Insieme a loro, Greta condivide le sue personali storie di scoperta, dimostrazione e messa a nudo del greenwashing in tutto il mondo, rivelandoci fino a che punto siamo stati tenuti all'oscuro. Questo, ci dimostra, è uno dei nostri più grandi problemi, ma anche la nostra più grande fonte di speranza. Una volta che avremo il quadro completo, saremo in grado di agire; e se lo sciopero di una studentessa è stato capace di accendere una protesta globale, cosa potremmo fare collettivamente, se solo ci provassimo? "The Climate Book" ci dimostra che tutti noi abbiamo la responsabilità di vivere nel periodo più decisivo della storia dell'umanità e che, insieme, possiamo fare ciò che all'apparenza è impossibile. Ma dobbiamo farlo noi, e dobbiamo farlo ora.

Torna in alto

Obiettivo 14: Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile

pinneggiando_nei_mari_italiani.jpgPinneggiando nei mari italiani. Atlante della flora e della fauna, Marco Bertolino, Maria Paola Ferranti 
Questo atlante della flora e della fauna, frutto di anni di studio e della passione degli autori per il mondo marino, ha come obiettivo di mettere in risalto la complessa biodiversità dei mari italiani e di farne conoscere le meraviglie. Il volume descrive oltre 650 specie, dalle alghe ai mammiferi, ed è preceduto da un’introduzione sui principali ambienti presenti lungo le coste italiane, dalla superficie alle maggiori profondità, in un’alternanza di aree sabbiose, ciottolose e rocciose, caratterizzate da habitat marini peculiari, come per esempio il coralligeno. Per maggiore facilità, i mari italiani sono stati suddivisi in nove settori biogeografici, considerando come confini le aree di transizione che variano in conseguenza delle variazioni climatiche. Inoltre, si è ritenuto importante riportare le varie convenzioni internazionali, che salvaguardano le specie e gli ambienti in cui vivono. Ogni capitolo è suddiviso in una parte introduttiva, in cui i Phyla descritti hanno figure esplicative dell’anatomia degli organismi, e in una sequenza di schede su ogni specie. A sua volta la scheda di ogni specie è strutturata in descrizione, habitat, distribuzione e note legislative. Il testo è corredato di numerose fotografie nelle cui didascalie sono apposti, quando necessario, simboli che indicano se la specie è protetta, pericolosa, soggetta a raccolta regolamentata o aliena. Completano il volume un utile glossario, una bibliografia e sitografia di riferimento e un dettagliato indice analitico.

Torna in alto

Obiettivo 15: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre

rete_invisibile.jpgLa rete invisibile della natura, Peter Wohlleben 
Il mondo che ci circonda è come un grande orologio: tutti gli ingranaggi sono perfettamente collegati tra loro, e ogni componente è decisiva per il tutto. Eppure è impossibile non rimanere stupefatti scoprendo le inaspettate sorprese che la natura riserva: sembra incredibile, ma esistono alberi capaci di modificare la rotazione terrestre, lupi in grado di deviare il corso dei fiumi e persino lombrichi fondamentali per la sopravvivenza dei cinghiali. Ma in che modo animali e piante, foreste e mari, montagne e cambiamenti climatici riescono a influenzarsi a vicenda? Osservatore scrupoloso e narratore appassionato, Peter Wohlleben ci mostra le connessioni alla base del sistema complesso di cui siamo parte; e grazie a decenni di esperienze come guardia forestale passate al vaglio delle più recenti scoperte scientifiche, ci rende consapevoli dei rischi che l'intervento sconsiderato dell'uomo ha sul fragile equilibrio del nostro prezioso pianeta.

Torna in alto

Obiettivo 16: Pace, giustizia e istituzioni forti

forza_disarmata_dellapace.jpgLa forza disarmata della pace. Movimento, pensiero, cultura, Andrea Riccardi 
Una cultura di pace deve riprendere forza e, con essa, un movimento che sperimenti percorsi nuovi per una partecipazione più attiva ai grandi temi internazionali. Il mondo globale, con le sue smisurate dimensioni e le sue radicate connessioni, ha bisogno di donne e uomini dalla coscienza globale. La cultura della pace deve diventare una passione condivisa e un appuntamento rilevante nell’educazione delle giovani generazioni. Tutto questo, però, può maturare se persone consapevoli riprendono a parlarne in tutte le sedi. Il mondo globale non è solo un grande mercato, dominato da forze economiche che non si controllano, né uno scenario dove contano solo pochi poteri. Siamo parte di questa storia globale, che ha tanti attori, piccoli e grandi. E speriamo che questa storia si sviluppi in una prospettiva di pace, che è la migliore condizione possibile per l’umanità.

Torna in alto

Obiettivo 17: Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile
 

uomo_e_la_farfalla.jpgL' uomo e la farfalla. 6 domande su cui riflettere per comprendere i cambiamenti climatici, Filippo Giorgi
Il livello del mare si alza inesorabilmente, i ghiacciai e la calotta artica si sciolgono, ondate di calore ed eventi meteorologici catastrofici diventano sempre più frequenti. Tutti questi fenomeni, e molti altri, sono ormai davanti ai nostri occhi e ci pongono domande incalzanti: il clima sta cambiando? Perché? Siamo noi a causare il riscaldamento del pianeta o stiamo assistendo ad un fenomeno naturale? Possiamo fare qualcosa per evitare la "crisi climatica" o abbiamo raggiunto il punto di non ritorno? L'autore affronta queste e molte altre domande sui cambiamenti climatici in maniera semplice, chiara ed esauriente sulla base dei risultati della ricerca scientifica più avanzata. La narrazione ci accompagna in un viaggio che comincia con l'avvento dell'era dell'Antropocene, in cui le attività umane sono ormai in grado di modificare in maniera anche fondamentale il funzionamento del nostro pianeta. Rivisita concetti base sul comportamento del clima terrestre, come l'effetto serra ed il cosiddetto "effetto farfalla" di Lorenz, che rende il clima variabile e spesso imprevedibile. Ci mostra poi, basandosi su molteplici evidenze scientifiche, come il riscaldamento del pianeta sia ormai un fenomeno in atto e per la maggior parte dovuto ad attività umane; analizza infine il futuro del clima terrestre come descritto dai modelli climatici più avanzati. Il lettore si renderà conto di come stiamo rischiando di lasciare in eredità alle prossime generazioni un "salto climatico nel buio" che potrà influenzare il pianeta per centinaia, se non migliaia, di anni. Ma non è troppo tardi. Possiamo "gestire l'inevitabile ed evitare l'ingestibile". E questo richiederà semplicemente un uso più razionale, equo ed efficiente delle risorse del pianeta. Tutti però dobbiamo impegnarci, la spinta deve venire dal basso, dalla società civile e soprattutto dalle nuove generazioni, per far sì che la storia non debba rimpiangere le scelte che faremo nei prossimi anni. 

Torna in alto

 

La giornata della terra in ebook 

giornata_mondiale_della_terra.png

Torna in alto

 

EarthDay: una Terra da scoprire e da proteggere. Libri per bambini e ragazzi 

bambina_con_raggio_di_sole_ritagliata_unsplash_0.jpg

Torna in alto

 

Archivio:

EarthDay - La Giornata della Terra 2022

Torna in alto