Bagai di  Samuele Cornalba

Hai mai avuto la sensazione di non riuscire a dire quello che provi, anche se dentro hai un casino di emozioni?

bagai.jpgElia, il protagonista di Bagai, è proprio così. Si muove in una provincia che sembra sempre uguale, tra giornate lente, luoghi che conosce a memoria e una vita che non gli somiglia mai del tutto. Preferisce il silenzio, ma quel silenzio lo isola, lo rende invisibile persino a chi gli vuole bene.

Poi arriva Camilla: libri sottobraccio, curiosità negli occhi e la voglia di andare oltre quella corazza che Elia si è costruito. Non è la classica “ragazza che salva il protagonista”, ma qualcuno che gli mette davanti la possibilità di cambiare, di guardarsi davvero dentro. E cambiare, si sa, fa paura.

La forza di questo romanzo sta tutta qui: non ci sono finali zuccherosi o risposte facili, ma la sensazione che la vita, anche quando sembra immobile, possa aprirsi con un incontro, una parola detta al momento giusto, una persona che ti vede quando pensavi di non contare.

Bagai parla del vuoto che ci portiamo dietro, delle assenze che segnano, dei vent’anni vissuti tra smarrimento e desiderio di fuga. Ma parla anche della possibilità che in quel vuoto entri qualcuno, o qualcosa, che ti spinga a uscire dal guscio.

Alcune cose su cui riflettere insieme

  • Perché Elia ha costruito certe difese? Sono cose che scegliamo consciamente o che capita di mettere su senza accorgercene?
  • Quanto è importante avere qualcuno che ti sfidi a uscire dal tuo guscio (Camilla, in questo caso)? E chi fa quella parte nella tua vita?
  • Quanto pesa il territorio (la provincia, il paese, la città piccola) nella tua identità e nei sogni? Può essere limitante, ma anche una radice?
  • Il dolore e la perdita: come persone, come adolescenti, come giovani adulti, come cicatrici che non spariscono ma che possono insegnare qualcosa.
  • Il futuro come condizionale: “se avessi fatto questo…”, “se potessi cambiare”… quanto è difficile passare dal condizionale al presente, al fare?

Perché può colpirti

Se sei nella fascia 14–20 anni, probabilmente hai già provato:

  • la sensazione che il tempo passi, ma non sappia cosa farne;
  • di restare silenzioso pur avendo dentro tanti pensieri;
  • il desiderio di fuggire da dove sei (o di cambiarlo), ma anche la paura che non basti cambiare luogo;
  • la confusione tra ciò che gli altri si aspettano da te e ciò che tu vorresti.

Bagai non dà risposte facili, non promette che tutto andrà bene alla fine. Ma è il tipo di libro che ti fa sentire meno solo: fa capire che molte persone conoscono quel genere di vuoto, quella paura, quell’indifferenza.