Il cinema utilizza sovente testi narrativi permettendo cosi di rendere visibile ciò che fino a quel momento il lettore aveva solo potuto immaginare. Le trasposizioni cinematografiche possono essere metodologicamente molto diverse tra loro e possono mantenersi più o meno "fedeli" al testo narrativo, ma sicuramente entrambi i linguaggi (narrativo e cinematografico) possono darsi visibilità l'un l'altro e rendere potente una tematica anche quando trasmigra da un linguaggio all'altro. 

Vogliamo indicarvi qui di seguito alcuni libri che trattano il tema della violenza sulle donne e le relative trasposizioni cinematografiche.

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Il libro
Uomini che odiano le donne, Stieg Larsson
Il film
Uomini che odiano le donne, Niels Arden Oplev 
Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose.
Il film Uomini che odiano le donne, del regista danese Niels Arden Oplev, prima trasposizione cinematografica dell’omonimo best seller di Stieg Larsson, si è rivelato essere davvero fedele al romanzo. La sceneggiatura, infatti, mantiene tutti gli elementi cardine dell’opera di Larsson, rivelandosi capace di mantenere la struttura narrativa originale. Il film, molto ben fatto tecnicamente, si caratterizza per una regia di grande qualità e una buona recitazione. I due protagonisti Michael Nyqvist nel ruolo di Mikael Blomkvist e, soprattutto, Noomi Rapace nella veste di Lisbeth Salander, spiccano per l’eccellente prova interpretativa (continua a leggere su thrillernord.it). 

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ciociara_copertina.jpgIl libro
La ciociara, Alberto Moravia 
Cesira, una vedova di origine contadina che vive a Roma con la figlia adolescente, durante la querra è costretta a tornare nel suo paese natale in Ciociaria. 
Cesira ha un animo semplice e genuino, la figlia Rosetta è una ragazza buona e ingenua, come Moravia fa dire a Cesira «la perfezione di Rosetta era quella che ci voleva per la pace […] ma non era la perfezione che ci vuole per la guerra, che richiede invece un altro genere di qualità». La guerra cambierà profondamente entrambe; la guerra cambierà tutti, la ciociara  infatti racconta due atti di violenza, uno collettivo, la guerra e l'altro individuale, lo stupro. Dopo questi due atti nessuno sarà più come era prima.

 

ciociara_dvd.jpgIl film
La ciociara, Vittorio De Sica
Inizialmente il ruolo di Cesira avrebbe dovuto essere affidato ad Anna Magnani, mentre Sofia Loren avrebbe dovuto interpretare Rosetta la figlia adolescente, ma non si sa bene per quale ragione la Magnani non accettò il ruolo e Zavattini, sceneggiatore del film, abbassò l’età sia di Cesira, sia di Rosetta e il ruolo di Cesira fu affidato a Sophia Loren. 
La Cesira del film è una donna che si adatta alle situazioni più difficili anche in mezzo alla guerra, è determinata a sopravvivere e a proteggere Rosetta da tutto e tutti, ma come sappiamo proprio in questo fallirà e si ritroverà impotente ad assistere, in seguito alla brutale violenza subita da entrambe, al profondo mutamento della ragazza: cambiamento che ferirà terribilmente Cesira e che le  toglierà ogni sicurezza. Lo stupro inquinerà anche il rapporto madre-figlia, in quanto agli occhi della giovane la madre resterà per sempre colpevole di non aver saputo proteggerla.
 

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dolores_claiborne_cop.jpgIl libro
Dolores Claiborne, Stephen King 
Dolores Claiborne è un'anziana yankee che si trova a doversi discolpare, davanti alla polizia, per la fine misteriosa di Vera Donovan, la ricca invalida di cui era la governante. Ma a Little Tall Island molti si chiedono ancora cosa sia realmente successo in quel giorno spettrale di trent'anni prima - che coincise con un'eclissi totale - in cui morì suo marito. Per difendersi, Dolores inizia a ripercorrere la sua storia di lavoro e amicizia con la famiglia Donovan; in particolare racconta del 20 luglio 1963 durante un’eclissi di sole che ha oscurato anche parte dello Stato del Maine. In quella circostanza Dolores ha attuato l’omicidio del marito violento che aveva anche attenzioni morbose nei confronti della loro figlia adolescente.

 

ultima_eclissi_dvd.jpgIl film
L' ultima eclissi, Taylor Hackford
Selena St. George fissa un ritaglio di giornale e relativo appunto: sua madre Dolores, lontana da diversi anni, è stata accusata di omicidio. A malincuore Selena ritorna nella sua città natale nel Maine per offrire il proprio aiuto, ma non perché creda che Dolores sia innocente. Da 20 anni infatti Selena serba sospetti riguardo sua madre. Kathy Bates,vincitrice dell’Oscar come Migliore Attrice per Misery Non Deve Morire, conferma il suo successo, interpretando il ruolo della rozza Dolores Clairborne, in un altro inquietante romanzo di Stephen King diretto da Taylor Hackford. Jennifer Jason Leigh cade in un profondo conflitto interiore nei panni dell’amareggiata Selena. Le due donne si confrontano con circospezione, mettendo insieme pezzi del passato e del presente, ricordi e fatti, per rivelare la sorprendente verità che si cela dietro le due misteriose morti.
 

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bestia_nel_cuore_cop_1.jpgIl libro
La bestia nel cuore, Cristina Comencini
Sabina è una doppiatrice cinematografica e deve fare i conti con un ambiente obliquo; Franco, il suo uomo, è invece un attore a tutto tondo, alla ricerca di ruoli extra-commerciali. La relazione fra Sabina e Franco è vitale, ricca di futuro. Eppure, quando resta incinta, Sabina preferisce lasciare all'oscuro il compagno e passare il Natale in America, ospite del fratello. L'idea di dar forma a una famiglia la costringe a riflettere sulla sua, sull'apparente lindore e rigore che la memoria continua a restituirle. Una memoria accecata, è evidente. Quando il fratello le fa capire che il severo padre ha abusato di entrambi i figli, con il silenzio complice della madre, per Sabina è un trauma che la spinge a indagare l'ambiguità della verità.

 

bestia_nel_cuore_cop.jpgIl film
La bestia nel cuore, Cristina Comencini
La bestia nel cuore, film diretto da Cristina Comencini, racconta la storia di Sabina (Giovanna Mezzogiorno), una donna con una vita alquanto normale: fa la doppiatrice, ama il suo lavoro e vive una storia d’amore con Franco (Alessio Boni), un attore. L’uomo, non riuscendo a trovare una parte che lo soddisfi veramente, è costretto ad accettare un ruolo in una serie televisiva, diretta dal regista Negri (Giuseppe Battiston). Un giorno Sabina, mentre è intenta a sistemare alcune pratiche per spostare la tomba dei suoi genitori, si accorge di non ricordare molto della sua infanzia. Qualche tempo dopo, affranta da incubi angoscianti, si confida con la sua migliore amica, Emilia (Stefania Rocca), non vedente per via di una grave malattia degenerativa.
Arriva Natale e Sabina scopre di essere in dolce attesa ma, invece di dirlo al suo compagno, decide di trascorrere le vacanze da suo fratello Daniele (Luigi Lo Cascio), professore di letteratura all'Università della Virginia, negli Stati Uniti. La donna crede che parlando con lui potrà finalmente fare chiarezza sul suo passato e spera così di smettere di fare brutti sogni. Quando però gli confida i suoi turbamenti, il fratello sembra voler sminuire le sue preoccupazioni. Solo qualche giorno dopo la loro conversazione deciderà di rivelargli il segreto che lo tormenta da quando era un ragazzino, stravolgendo completamente la vita della donna… (da comingsoon.it)

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non_ti_muovere_cop_fil_1.jpg non_ti_muovere_cop1.jpg 

Il libro
Non ti muovere, Margaret Mazzantini
Il film
Non ti muovere, un film di Sergio Castellitto 

Una donna dal nome insolito, Italia, e un incontro poco desiderato con un uomo borghese, Timoteo. Il perdono, la passione, l’amore, una vita divisa e unita allo stesso tempo. Il romanzo della Mazzantini, così come il film di Castellitto, vivono su due diversi piani temporali, il presente e il passato. Nel tempo del racconto, Timoteo si trova costretto ad affrontare l’incidente grave di sua figlia e un’operazione che la porta al coma. Nel tempo del ricordo, Timoteo affronta la sua esistenza, fatta di segreti e passioni. Da una parte, una vita accanto a sua moglie per mantenere la classica facciata borghese dello stimato chirurgo e padre, dall’altra una vita nascosta e primordiale con Italia, una piccola donna di provincia schiacciata dalla povertà, suo vero e viscerale amore, tormentato, aggressivo, devastante... (continua a leggere su  exlibris20.it).

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pomodori_verdi_fritti_cop.jpgpomodori_verdi_fritti_dvd_0.jpg
Il libro
Pomodori verdi fritti al caffe di Whistle stop, Fannie Flagg
Il film
Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, Jon Avnet 

Evelyn, una donna infelice e molto complessata, incontra in un ospizio Virginia, una vecchietta originale che le racconta una storia di tanti anni prima. Quella del Caffé di Whistle Stop, aperto in Alabama da una singolare coppia al femminile, la dolce Ruth e la temeraria Idgie, e frequentato da stravaganti sognatori, uomini di colore, poetici banditi e vittime della Grande Depressione. La movimentata vicenda di due donne, coinvolte loro malgrado in un omicidio, e la loro tenacia nello sconfiggere le avversità, ridanno a Evelyn la fiducia e la forza necessarie per affrontare le difficoltà dell'esistenza.
Le differenze tra romanzo e film non sono poche, ma il cast di ottimi attori riesce a reggere il confronto e a ricreare atmosfere e ambientazioni degne del romanzo. 
Il temi sociali affrontati e approfonditi soprattutto nel romanzo sono molto importanti: razzismo, xenofobia, maschilismo e omosessualità anche se nella versione cinematografica,  la storia d’amore tra Ruth e Idgie viene solo suggerita, mentre è nel romanzo che il loro legame assume più chiaramente i contorni di una vera e propria storia d'amore. 

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