Nel 1981 Giorgio Battistelli (1953 - ) compone Experimentum mundi, definita come opera di musica immaginistica per un attore, cinque voci naturali di donne, sedici artigiani e un percussionista.
Mentre vengono recitate parole tratte dall’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert, che descrivono gli attrezzi dei mestieri rappresentati sulla scena, pagina dopo pagina risorge un autentico villaggio di suoni.
Si tratta del paese di origine di Battistelli, Albano Laziale, dove lavorano coloro che in Experimentum Mundi sono performer delle loro stesse professioni: il pasticciere, i calzolai, gli arrotini, i falegnami, i bottai, i fabbri ferrai, i selciaoli, lo scalpellino, i muratori, con alcune mogli al seguito, a comporre il coro delle donne. Alla fine della rappresentazione ogni artigiano realizza sulla scena il proprio manufatto, in perfetta sincronia con i tempi musicali e teatrali previsti dalla partitura.
Un’opera coinvolgente in un crescendo di sensazioni non solo uditive.
La rivediamo su Raiplay? Experimentum mundi