Daniel James Brown, autore del bestseller Erano ragazzi in barca, è nato a Berkeley, in California, e cresciuto nella Baia di San Francisco.
Il suo esordio come scrittore risale al 2006, con un libro sull’incendio boschivo che nel 1894 devastò la cittadina di Hinckley, in Minnesota. Lì perse la vita il suo bisnonno, mentre il nonno si salvò fuggendo su un treno in fiamme.
Nel 2008, a Redmond, dove allora abitava, conobbe il suo anziano vicino di casa, Joe Rantz. Fu lui a raccontargli la storia della vittoria della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Berlino del 1936. Quel racconto accese la curiosità di Brown, che iniziò a raccogliere documenti e testimonianze, da cui nacque The Boys in the Boat.
Oggi Daniel James Brown vive in campagna, nei pressi di Seattle, insieme alla moglie, circondato da cani, gatti, galline e api. Quando non scrive, si dedica al birdwatching, al giardinaggio, alla pesca a mosca, alla lettura di storia americana e a difendere le sue arnie dagli orsi.
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14 agosto 1936, Berlino.
Sul Langer See, davanti agli occhi di Adolf Hitler e a una folla sterminata, si disputa la finale dell’otto maschile, la gara più attesa dell’XI Olimpiade. In sesta corsia, la meno favorevole, l’equipaggio statunitense dell’Università di Washington si prepara a compiere un’impresa che pochi, solo pochi mesi prima, avrebbero ritenuto possibile: conquistare l’oro olimpico.
I protagonisti sono ragazzi di umili origini, cresciuti nell’America ferita dalla Grande Depressione. Nessuno avrebbe scommesso su di loro. Eppure, animati dal desiderio di riscrivere il proprio destino, affrontano allenamenti estenuanti sotto pioggia e gelo, sostenuti da allenatori inflessibili, ma profondamente umani. Imparano a fidarsi l’uno dell’altro, a mettere da parte rivalità e insicurezze, fino a diventare una squadra affiatata e imbattibile.Tra loro c’è Joe Rantz. Il canottaggio, per lui, è molto più di uno sport: è un mezzo per riconquistare fiducia in sé stesso, per trovare un posto nel mondo e tenersi stretto l’amore di Joyce. La disciplina, la fatica e il legame con i compagni lo guidano in un percorso di crescita che lo accompagnerà per tutta la vita.
Con uno stile narrativo vivido e appassionato, Daniel James Brown ricostruisce questa vicenda straordinaria attraverso documenti d’epoca, diari, notiziari e interviste. Il risultato è un racconto che illumina una pagina di storia sportiva rimasta troppo a lungo nell’ombra, sullo sfondo di un’America in cerca di riscatto e di una Berlino sull’orlo dell’abisso.
Un’impresa che, ancora oggi, risplende come un raggio di luce nella memoria del Novecento.
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