La casa degli spiriti - Dal romanzo al film
 


Il romanzo

La casa degli spiriti è, prima di tutto, un racconto sul potere della narrazione. La voce di Clara si intreccia a quella del marito Esteban Trueba, latifondista conservatore e violento, nel tracciare la parabola di una famiglia e di un Paese. Il libro percorre un secolo di storia sudamericana, tra l’ascesa delle classi popolari, il sogno socialista e il buio della dittatura. Senza mai nominarlo esplicitamente, Allende costruisce un affresco che ricalca la tragica vicenda cilena del golpe del 1973, in cui suo zio Salvador Allende perse la vita.
La forza del romanzo risiede nell’equilibrio fra realismo e magia, fra dramma storico e dimensione intima, in cui le donne — Clara, Blanca e Alba — incarnano la resistenza silenziosa, la cura della memoria e la possibilità del futuro.

Il film

Nel 1993 La casa degli spiriti diventa un film, diretto da Bille August, con protagonisti Meryl Streep, Jeremy Irons, Glenn Close, Winona Ryder e Antonio Banderas.
Nella trasposizione cinematografica, la narrazione è affidata a Blanca che, tornata a Le Tre Marie con il padre Esteban e la figlia Alba, racconta la storia della sua famiglia.
La critica ha accolto il film con giudizi contrastanti. Una delle osservazioni più ricorrenti ha riguardato la scelta del cast: attori europei e americani — da Jeremy Irons a Meryl Streep — sono stati chiamati a interpretare personaggi profondamente radicati nella cultura sudamericana. Questa decisione, sebbene giustificata da esigenze produttive e di mercato internazionale, ha suscitato perplessità, perché ha indebolito l’autenticità culturale della narrazione, trasformandola in una storia "esotica" raccontata da voci esterne.
Un altro punto critico è rappresentato dalla riduzione narrativa: la trasposizione cinematografica semplifica drasticamente l'intreccio del romanzo, sacrificando molti dei suoi temi portanti.
Non sono in ogni caso mancati gli apprezzamenti: la cura nella ricostruzione d’epoca, le ambientazioni suggestive e una fotografia raffinata, così come le interpretazioni,  intense e ben calibrate sul tono drammatico della pellicola.

Analisi e confronto

Rispetto al romanzo, il film presenta le vicende che coinvolgono i Trueba in modo più semplice e lineare, riducendo notevolmente la componente magica e spirituale. I personaggi risultano meno approfonditi ed alcuni di essi non compaiono affatto, come ad esempio i fratelli di Blanca, che nel libro danno modo di creare ulteriori sottotrame che li coinvolgono direttamente. La differenza più lampante riguarda la centralità del personaggio di Blanca che nel film subisce direttamente le violenze del regime ed eredita i diari di Clara che la aiutano a ricostruire la storia della famiglia. Nel libro, invece, è Alba che, attraverso il suo legame con la nonna Clara e l’esperienza diretta delle tragedie politiche, diventa il fulcro della memoria familiare.

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