“Le amicizie nate sul campo durante le gare sono le vere medaglie d'oro in una competizione. I premi col tempo si consumano, mentre le amicizie non si ricoprono di polvere.” (Jessie Owens)

 

Non si contano nello sport storie di rivalità ed amicizie. Mentre corri, salti, nuoti o pedali sai per certo che da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che sta facendo la stessa identica cosa, e quel qualcuno forse nel futuro ti batterà. Ma lo sport non ti può far odiare il tuo avversario, quando questo fatica come te e ti batte lealmente. Nascono così, dal rispetto prima di tutto, mille storie di rivalità sfociata in amicizia. Una delle più profonde e al tempo stesso drammatiche è quella tra Jessie Owens e Luz Long, che chiede all'amico che l'ha battuto alle olimpiadi, di occuparsi della sua famiglia conscio di non poter sopravvivere alla ritirata dei tedeschi in Italia.

Caro nemcaro_nemico.jpgico, Nicola Roggero

Dodici storie di sport, di rivalità e amicizia. Sfide nel segno del rispetto. Dal ciclismo all’atletica, dal rugby al basket, dal tennis alle auto. Duelli tra campioni come Merckx e Gimondi sulla strada di un campionato del mondo o Anquetil e Poulidor al Tour, ma anche legami diventati più importanti del risultato. Owens e Long nel delirio nazista di Berlino ’36, Monti che si danna per riparare il bob degli avversari, Evert e Navratilova impegnate in un romanzo lungo 80 sfide. C’è il francese Mimoun che insegue per una vita l’oro olimpico, ma quando lo conquista pensa sia meno importante dell’amicizia con Zatopek, il rivale che l’aveva sempre battuto. Le leggende NBA Chamberlain e Russell: sui lati opposti della barricata, ma uniti nel giorno della morte di Martin Luther King. C’è chi contese la medaglia d’oro al compagno di allenamento: Johnson e Yang esausti nel decathlon olimpico di Roma. Sfide che hanno fatto la storia: Van der Westhuizene Lomu in Sudafrica-Nuova Zelanda capolinea dell’apartheid; altre improponibili tecnicamente, ma capaci di esaltare il rispetto: il vichingo Dahlie che stringe la mano al keniano Bolt, premio al coraggio di cimentarsi nello sci nordico.