La fotografia è più che un semplice scatto: è memoria, testimonianza, scelta di sguardo. Nel cinema, il tema della fotografia diventa occasione per esplorare la realtà, raccontare storie intime o collettive, interrogarsi sul confine tra osservazione e partecipazione.
Questa selezione di film ci accompagna dentro il mondo dei fotografi e ci invita a riflettere sul potere delle immagini: quello di documentare, di trasformare, di toccare l’invisibile.
Blow up, Michelangelo Antonioni
Baciato dal successo, idolatrato dalle modelle, un fotografo sta preparando con un amico un libro su certi aspetti inediti di Londra. Una mattina, in un parco quasi deserto, scatta alcune foto ad una coppia in una radura deserta. Sviluppando le istantanee, si accorge che il suo obiettivo ha colto le fasi di un delitto.
La finestra sul cortile, Alfred Hitchcock
Dalla finestra del suo appartamento Jason Kemp, un architetto paralizzato, crede di assistere a un violento omicidio. Ma non ci sono prove di quanto Jason sostiene e la polizia non è disposta a credergli. Con la complicità della sua collega Claudia, Jason decide di andare a fondo alla questione e si improvvisa detective. Senza immaginare che la verità potrebbe rivelarsi più spaventosa del peggiore di tutti i suoi incubi...
Closer, Mike Nichols
Dan sta per conoscere Alice, la musa che lo trasformerà da giornalista specializzato in necrologi in un vero scrittore. Ma nel suo futuro c'è anche la bella Anna, una fotografa di successo che gli preferisce Larry, uno spregiudicato giovane medico. Le vicende di quattro personaggi, i loro incontri fortuiti, le loro attrazioni istantanee e i tradimenti distratti nella Londra dei giorni nostri.
Proof. La prova, John Madden
Un trentenne, cieco dalla nascita, scatta fotografie per provare che il mondo da lui immaginato corrisponde alla verità. Diffida dell'amore di una ragazza che l'accudisce e fa amicizia con un giovane.
City of God, Fernando Meirelles
Cidade de Deus è una delle favelas di Rio de Janeiro. Scorre attraverso tre decenni la storia della nascita del traffico organizzato di droga, seguendo le vicende di un gruppo di ragazzini. Dalle prime rapine come banditi negli anni '60 allo spaccio "industriale" di cocaina, in una spirale di violenza. Tra tutti solo Buscapè coltiva altri ideali: diventare un grande fotografo. E sarà proprio la più sanguinaria delle guerre tra gang ad aprirgli le porte del fotogiornalismo.
Il caso Minamata, Andrew Levitas
Storia del fotografo di guerra W. Eugene Smith, di nuovo impegnato a documentare una tragedia dopo il lavoro compiuto durante la seconda Guerra Mondiale. Negli anni '70 Smith si reca in Giappone per un servizio commissionatogli dal direttore di Life, Ralph Graves. Smith, armato con la sua fotocamera Nikon, documenterà lo scandalo della malattia che ha colpito una comunità sulla costa a causa dell'avvelenamento da mercurio causato dalla Chisso Corporation, mentre la polizia locale e il governo mettono a tacere l'accaduto.
Triage, Danis Tanovic
Mark e David sono fotografi esperti in battaglia, lavorano insieme da molto tempo, e ora sono impegnati a riprendere la guerra in Kurdistan. Mark è molto ambizioso e vuole continuare a seguire il conflitto in cerca dell'immagine perfetta che darà una svolta alla sua carriera. David ne ha avuto abbastanza dello sporco, della mancanza di speranze e della violenza, e decide di tornare a casa dalla moglie incinta Diane. Quando Mark, ferito gravemente, torna in patria scopre che David non ha mai fatto ritorno a casa e di lui non si hanno notizie. Incapace di tornare alla sua vita di prima Mark è paralizzato da qualcosa che non riesce a ricordare.
Born into brothels, Ross Kauffman e Zana Briski
I figli delle prostitute nel quartiere a luci rosse di Calcutta, di fronte alla miseria piú nera, agli abusi e alla disperazione, hanno pochissime possibilità di sfuggire al loro destino per crearsi un'esistenza diversa. Zana Briski, fotografa professionista, regala ai bambini una macchina fotografica e impartisce lezioni, insegnando loro ad apprezzare la bellezza e la dignità della loro espressività, rendendo la fotografia un mezzo di emancipazione. In Born into Brothels, i registi Zana Briski e Ross Kauffman narrano l'incredibile trasformazione dei bambini che hanno conosciuto nel quartiere a luci rosse.