omicidi_pausa_pranzo_cop.jpgOMICIDI IN PAUSA PRANZO, Veloce Viola
Francesca Zanardelli è single, lavora come impiegata in una grossa azienda milanese e vive in un bilocale non lontano da casa dei suoi genitori. Sembrerebbe la più tranquilla delle esistenze se non fosse che un bel giorno, subito dopo la solita pausa pranzo, si trova faccia a faccia con il cadavere della sua collega di scrivania. Francesca, o meglio, La Zanardelli - come viene chiamata dai colleghi e dal capo dell’ufficio, in pieno stile milanese, è l’ultima persona al mondo ad avere voglia di improvvisarsi investigatrice ma - suo malgrado - si ritrova ad esserlo. Coinvolta nelle indagini per scoprire chi è il serial killer dell’ufficio, da una serie di bizzarre coincidenze, la Zanardelli stravolge pian piano la sua vita da ordinaria e un po’ grigia impiegata. E mentre cercherà di mettere insieme i pezzi del puzzle per arrivare a lui dovrà rimettere a posto anche i pezzi della sua vita sentimentale…

 

 

nord_sud_cop.jpgNORD E SUD, Elisabeth Gaskell

Nord e Sud, a indicare due estremi in contrasto, fu il titolo voluto dall'editore, non quello pensato da Elizabeth Gaskell, che sul frontespizio immaginava il nome della sua eroina, Margaret Hale. Sono le due polarità geografiche e la maturazione della protagonista a fornire i temi cardine del romanzo: Margaret, trasferitasi da Helstone, fiabesco villaggio del Sud, a Milton-Northern, popolosa città manifatturiera del Nord, si trova bruscamente immessa nel mondo nuovo, e per molti aspetti irriconoscibile, prodotto dall'industrializzazione. La famiglia Hale, che coltiva valori tradizionali, è totalmente estranea alla frenetica vita del centro industriale in piena espansione, alla nascente lotta di classe fra padroni e operai, all'inquinamento e al degrado sociale. Eppure Margaret stringe presto amicizia con Bessy Higgins, una ragazza ammalatasi per le pessime condizioni di lavoro in fabbrica, e con il padre Nicholas, sindacalista impegnato attivamente nel movimento operaio: prendendo a cuore la famiglia, inizia a nutrire curiosità e interessi fino a quel momento sconosciuti. Subito complesso si rivela, invece, il rapporto con John Thornton, allievo del signor Hale e padrone di uno dei più importanti cotonifici di Milton: Margaret è combattuta tra l'ammirazione per l'uomo che si è fatto da solo, contando unicamente sulle proprie capacità, e l'ostilità per l'industriale che, a suo giudizio, è responsabile delle misere condizioni di vita dei suoi operai.

chiave_stella_cop.jpgLA CHIAVE A STELLA, Primo Levi

Faussone, detto Tino, il protagonista di questa «opera prima» di Primo Levi, ovvero del suo primo romanzo d'invenzione, è un operaio specializzato che si lascia alle spalle la dura esperienza della catena di montaggio alla Lancia e gira per il mondo a montare gru, ponti sospesi, strutture metalliche, impianti petroliferi. Il romanzo racconta la sua vita e il suo lavoro: una sorta di Odissea moderna con protagonista una specie di Ulisse che dall'India alla Russia, dall'Alaska all'Africa offre agli altri la sua voglia di fare e la sua tecnica e che Levi racconta con gusto e ironia, immedesimandosi nel personaggio e nelle sue avventure.

 

 

 

mondo_deve_sapere_cop.jpgIL MONDO DEVE SAPERE, Michela Murgia

Nel gennaio 2006 Michela Murgia viene assunta nel call center della multinazionale americana Kirby, produttrice del "mostro", l'oggetto di culto e devozione di una squadra di centinaia di telefoniste e venditori: un aspirapolvere da tremila euro, "brevettato dalla NASA". Mentre, per trenta interminabili giorni, si specializza nelle tecniche del "telemarchètting" e della persuasione occulta della casalinga ignara, l'autrice apre un blog dove riporta quel che succede nel call center: metodi motivazionali, raggiri psicologici, castighi aziendali, dando vita alla grottesca rappresentazione di un modello lavorativo a metà tra berlusconismo e Scientology. Un racconto sul precariato in Italia, che fa riflettere, incazzare e, miracolosamente, ridere. Fino alle lacrime. Questo primo romanzo dell'autrice sarda ha ispirato il film di Paolo Virzì, "Tutta la vita davanti".

 

 

commesso_cop.jpgIL COMMESSO, Bernard Malamud
Pubblicato negli Stati Uniti nel 1957, "Il commesso" è considerato da molti il capolavoro di Bernard Malamud. La storia è quella di Morris Bober, umile commerciante ebreo che nel cuore di Manhattan conduce una vita misera e consumata dagli anni, e di Frank Alpine, un ladruncolo di origini italiane, deciso a riscattarsi e diventare un uomo onesto e degno di stima, aiutando Morris al negozio. Tuttavia il giovane Frank non resisterebbe dietro al bancone, sempre più assediato dalla concorrenza, se non si innamorasse di Helen, la figlia di Morris. La vicenda è intrecciata intorno alle emozioni, ai segreti, al destino di queste tre esistenze. Il ritmo quasi ipnotico della narrazione, la capacità di attenzione al dettaglio, lo stile limpido e ironico regalano al romanzo quell'atmosfera inconfondibile, a metà fra il tragico e il comico, che rende affascinante la narrativa di Malamud.

 

stupore_tremori_cop.jpegSTUPORE E TREMORI, Amelie Nothomb

Racconta l’esperienza autobiografica di Amélie, una ragazza belga che ha vissuto in Giappone nell’infanzia, e che nel 1990 riesce a farsi assumere come traduttrice in una grande azienda giapponese, la Yumimoto (non so se sia il nome reale o inventato). Nonostante le sue competenze, e nonostante dimostri di avere delle qualità nello scrivere un rapporto, finisce schiacciata nel rigido meccanismo gerarchico dell’azienda, fatto di rituali e formalismi completamente estranei alla logica occidentale. Dopo una serie umiliante di rimproveri e declassamenti si ritrova a fare la “guardiana” dei bagni. A quel punto vorrebbe dimettersi ma evita di farlo, sia perché agli occhi di un giapponese sarebbe una sconveniente ammissione di colpevolezza, sia perché non vuole causare imbarazzo a Fubuki Mori, la sua responsabile, nonostante sia stata proprio lei la causa della sua rovina. Alla fine del suo periodo di prova va dai suoi superiori a recitare una formula cerimoniosa con cui chiede scusa per non essersi dimostrata all’altezza dei compiti assegnatoli.

 

 

works_cop_0.jpgWORKS, Vitaliano Trevisan

Vitaliano Trevisan inizia a lavorare a quindici anni, quando una sera a cena chiede al padre una bicicletta nuova, da maschio, perché girare con quella della sorella maggiore significa essere preso in giro dai compagni. Il padre lo porta nell'officina di un amico che stampa lamiere per abbeveratoi da uccelli: "Cosí capisci da dove viene", gli dice, alludendo al denaro. Inizia per l'autore il succedersi di una serie di lavori: dal manovale al costruttore di barche a vela, dal cameriere al geometra, dal disoccupato al gelataio in Germania, dal magazziniere al portiere di notte, fino allo spaccio di droga e al furto. Trevisan racconta gli anni Settanta schiacciati tra politica ed eroina, cui sembra essere sopravvissuto quasi per caso, la storia di un matrimonio e della sua fine, le contraddizioni del mondo della cultura e la sofferenza psichica, il percorso pieno di deragliamenti di un ragazzo destinato a fare lo scrittore.

 

 

studio_illegale_cop.jpgSTUDIO ILLEGALE, Duchesne (Federico Baccomo)

Andrea Campi è un professionista serio. Giovane avvocato nella sede milanese del prestigioso studio legale internazionale Flacker Crunthurst and Kropper, si occupa di importanti operazioni societarie per conto dei più grandi colossi industriali. Aveva ambizioni, aveva amici, aveva una ragazza. Ora ha prospettive. Lavora fino a notte fonda, mangia pizza e sushi sulla scrivania, vive con un bonsai e parla con il muro. Le giornate scorrono tra pause alla macchinetta del caffè, redazione di contratti e riunioni interminabili, fino al giorno in cui Andrea si trova coinvolto in un nuovo progetto particolarmente delicato. Le responsabilità si moltiplicano, come pure le ore di lavoro e i deliri di un capo sempre su di giri. È l'inizio di un turbine di eventi e incontri che investe l'immobile routine di Andrea spazzandone via certezze ed equilibri. Tra un privato sempre più a rotoli e la catastrofe lavorativa incombente, Andrea arriverà a fare i conti con la sua vita, l'unica professione per la quale non ha mai sostenuto un colloquio. Federico Baccomo, in arte Duchesse, ha vissuto e lavorato nella sede milanese di un primario studio legale internazionale, dove si occupava di M&A, capital markets e altre materie che abbiano un'allettante traduzione in inglese. Nell'aprile 2007, ha debuttato sul web con il blog Studio illegale, raccontando la vita quotidiana degli avvocati d'affari, tra miserie ed esaltazioni, solitudini e nevrosi, blackberry e buoni-taxi.