I romanzi d'esordio

Irène Némirovsky
Fred Vargas

 

 

Irène Némirovsky

approfondimenti_lente_con_scritta_grande.jpg
david_golder_cop.jpgdavid_golder_cop_ebook.jpg"David Golder è un libro che gronda odio, soprattutto verso il denaro e tutto ciò che può essere trasformato in denaro, oggetti e sentimenti, e verso le forme infinite che il denaro può assumere. Oggi, non ci rendiamo conto di cosa sia stato il denaro nel diciannovesimo secolo, o nella prima parte del ventesimo: una fiamma ardentissima, una colata di sangue disseccata, sbarre d'oro sciolte e di nuovo pietrificate. Diventava eros, pensiero, sensazioni, sentimenti, fango, abisso, potere, violenza, furore, come nella Comèdie humaine ... David Golder è un libro durissimo e secchissimo, che incide di continuo terribili ritratti, che in parte ricordano la memorialistica e la tradizione aforistica francese." (Pietro Citati)
Nel 1929, quando l'editore Bernard Grasset ricevette il manoscritto anonimo di David Golder non riusci a smettere di leggere e trascorse un'intera notte immerso nel racconto; al termine di esso cercò in tutti i modi di risalire all'autore e quando finalmente conobbe la giovane Irène Némirovsky, faticò a credere che fosse davvero sua una storia tanto "audace, crudele e brillante". Una scrittura sicura e limpida racconta infatti i retroscena dell'alta finanza e il mondo falso e patetico dei nuovi ricchi.

Leggi qui un approfondimento sull'opera prima  della Nemirovsky 

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L'UOMO DEI CERCHI AZZURRI

uomo_cerchi_azzurri_cop_eb.jpguomo_cerchi_azzurri_cop_0.jpgDa quattro mesi i marciapiedi di Parigi riservano una sorpresa apparentemente innocua: grandi cerchi blu tracciati con il gesso, e al centro una serie di oggetti stravaganti: un trombone, una pinzetta, un vasetto di yogurt, una candela... I giornalisti indagano per sfamare l'interesse dei lettori e gli psicologi si dividono tra chi grida al maniaco, e chi ipotizza la burla. Adamsberg, però, non trova nulla di divertente nell'escalation dei cerchi: la sua fine psicologia di conoscitore del male gli lascia intuire che dietro l'apparente stramberia si nasconde qualcosa di morboso. E ben presto i fatti gli danno ragione: un'altra alba e un altro cerchio su un marciapiede, ma stavolta, al centro esatto, un corpo di donna. Parte così una corsa contro il tempo per fermare un assassino del quale si ignora letteralmente tutto. 

 

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